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L’obiettivo principe dei parchi naturali è quello di tutelare
il patrimonio ambientale per far sì che anche le future generazioni ne possano
godere. Sensibilizzare, informare, coinvolgere, educare sono gli strumenti con
cui i parchi forgiano un “capitale di civiltà” che sappia attribuire valore
all’ambiente e possa conservare il più a lungo possibile questo patrimonio.
Con tale slancio, il Parco Naturale Adamello Brenta investe
da anni in educazione ambientale rivolgendo le proprie attività
educative alle scuole e ai centri culturali, da settembre a giugno, così come ai
turisti, in estate. Come in un’aula a cielo aperto, nell’area protetta si
sperimenta, si apprende con semplicità e si percepiscono distintamente tanto la
bellezza della natura quanto la sua fragilità. E’ più immediato così il
“contagio” delle idee, dei valori, dei principi, delle buone pratiche volto a
favorire un mutamento culturale verso la sostenibilità dello sviluppo.
In particolare per le scuole, il Parco ha elaborato un’articolata
proposta, in collaborazione con gli insegnanti e in sinergia con altre agenzie
educative, come il Muse, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’Ambiente,
il Museo civico di Rovereto, che lo ha portato a coinvolgere nell’anno
scolastico 2015-16 circa 10.000 alunni di 450 classi.
Tre sono i filoni formativi che si combinano tra loro:
- Case del Parco. L’ideale per illustrare aspetti
particolari dell’ambiente. Le sette
Case del Parco sono degli spazi museali allestiti con giochi interattivi,
video, installazioni multimediali che permettono un viaggio sensoriale,
un’escursione virtuale prima di quella vera a diretto contatto con la natura
del Parco.
Le Case del Parco, dislocate sul territorio, sono, infatti,
dedicate all’approfondimento di un aspetto naturalistico e del relativo
rapporto con l’uomo: Geopark a Carisolo, Acqua Life a Spiazzo, Fauna a
Valdaone, Orso a Spormaggiore, C’era una volta a San Lorenzo – Dorsino, Lago
Rosso a Tovel.
- Giornata nel Parco. Non si tratta della classica gita ma
di un’esperienza unica nell’area protetta con l’accompagnamento dagli educatori
ambientali per far comprendere ai ragazzi gli aspetti naturalistici, di
protezione e gestione del territorio. Vengono proposti molti percorsi, ognuno
con una specifica tematica, come le tracce del ghiaccio in Val Genova, le
specie animali in Val di Fumo, le sorgenti carsiche del Brenta in Vallesinella,
la cultura montana e le tradizioni in Val d’Algone, la ricerca scientifica in
Val di Tovel.
- Attività stanziali
nel Parco. Con i
soggiorni nelle foresterie di Mavignola, di Valagola o presso
Oltre a queste proposte specifiche,
esistono progetti trasversali che permettono un rapporto sistematico tra scuola
e Parco come il “Curricolo verticale”
ovvero un piano di formazione graduale che va dalla prima elementare alla terza
media, il “Junior ranger”, progetto di
Europarc Federation in cui gli studenti diventano “giovani guardaparco” adottando
una zona del Parco di cui diventano custodi e, infine, il marchio “Qualità Parco” che le scuole possono
ottenere diventando partner nell’educazione ambientale dei ragazzi attraverso
l’osservazione di requisiti energetici e gestionali. Ad oggi sono 28 le scuole attestate
Qualità Parco con un coinvolgimento di 3861 alunni.
Ulteriori informazioni si possono reperire sul sito del Parco
www.pnab.it oppure in sede contattando la referente,
dott.sa Chiara Scalfi (0461.806633 –
chiara.scalfi@pnab.it ).
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